Molti sono gli appassionati che oggi riescono senza molti sforzi a riprodurre alcune pescie marine, in particolare Amphiprion e Dascyllus. Ma quando le piccole larve iniziano a nuotare e a nutrirsi, in molti non sono in grado di soddifare le loro esigenze. Come tutti sanno, l'utilizzo di cibo vivo nell'allevare i piccoli di specie ovipare è indispensabile e insostituibile, almeno per avere dei risultati validi dal punto di vista quantitativo e qualitativo. A tale scopo si utilizzano naupli di Artemia salina. A differenze delle specie d'acqua dolce, i piccoli di pesci marini, molto spesso, hanno dimensioni più ridotte e quindi un apparato boccale non adatto alle dimensioni dei naupli d'artemia, di conseguenza il loro utilizzo si dimostra inadeguato. L'artenativa al nauplio è il Rotifero, tre volte più piccolo è il cibo vivo ideale per larve di pesci particolarmente piccole, non è molto veloce nei movimenti quindi di fale cattura e da dei risultati di sopravvivenza delle larve molto buono. Ma un normale utilizzo non potrà soddisfare in pieno le loro esigenze, perchè nei pesci marini le richieste nutritive sono molto diverse e più complesse, se paragonate con quelle dei pesci d'acqua dolce. Rimandando approfondimenti a siti o testi più specifici sull'argomento, qui riassumiamo le principali tecniche da utilizzare. Si tenga presente che comunque, anche con l'utilizzo delle migliori tecniche la percentuale di sopravvivenza delle larve si aggira intorno al 30-60%
Le larve vanno nutrite appena escono dall’uovo e iniziano a nuotare, importante che ciò avvenga senza ritardi altrimenti si rischia di indebolire i pesci che deperiranno in poco tempo. Le larve devono nuotare nel mangime, cioè bisogna somministare una quantità tale di Rotiferi da mantenere nell'arco delle 24 ore una densità di popolazione intorno a 2-8 individui per millilitro d'acqua. Questa abbondanza di cibo è necessaria affinche le larve si possano nutrire facilmente e senza sforzi, altrimenti la percentuale di sopravvivenza calerebbe enormemente. Con l'utilizzo del Rotifero questo non è un problema. visto che anch'esso è un animale che vive in acqua salata. Per avere questa densità di popolazione non si deve somministare la quantità necessaria per l'intera giornata in una volta sola, ma suddividere in almeno 3-4 razioni, anche perchè, cosa molto importante, diminuirebbe col tempo, anche il valore nutrito del Rotifero compromettendo la sopravvivenza delle larve. Importante quanto e forse più della somministrazioe, è il valore nutritivo del Rotifero. Il Rotifero di per se ha un valore nutritivo molto scarso, quindi da solo non riuscirebbe a soddisfare le esigenze nutritive delle larve, che nella prima fase di crescita necessitano di molti acidi grassi, presenti solo in piccola quantità nei Rotiferi. Per sopperire a questo inconveniente è necessario allevare il Rotifero con alimenti ricchi di questi grassi, cosi da far aumentare i valori nutritivi del Rotifero stesso. In effetti il Rotifero diventa un mezzo di trasporto per questi nutrienti, che solo in questo modo posso essere somministarti alle piccole larve. L’alimento più usato per allevare Rotiferi, da somministare poi alle larve di pesci, è costituito da l'integrazione di alghe vive con prodotti in polvere o liquidi ricchi di acidi grassi omega-3. Il sistema migliore è allevare normalmente il Rotifero con le alghe, poi 24 ore prima di essere somministrato alle larve va arricchito con questi mangimi o boosters. Solo cosi facendo si possono avere dei risultati soddisfacenti. Alternativa molto valida è quella di allevare i Rotiferi con un mix di almeno tre tipi di alghe (NCP, TET, ISO), questa soluzione ha dato i migliori risultati in assoluto. La somministarzione di Rotiferi va protratta per non meno di 10 giorni, iniziando ad integrare con naupli d'artemia dal sesto-settimo giorni, ed eliminandoli completamente verso il decimo-dodicesimo giorno, semprechè la larva abbia raggiunto una taglia da consentirle di nutrirsi unicamente di naupli. Per i naupli va mantenuto lo stesso discorso di densità, ma con con un valore di 1 nauplio per millilitro d'acqua. Come per i rotiferi anche i naupli devono essere arricchiti con integratori di omega-3. Normalmente si tratta di prodotti liquidi con un alto contenuto lipidico e una disponiobilità di HUFA molto alta. In media un buon prodotto deve contenere un quantitativo di HUFA di circa 60 mg/g. Verso il ventesimo giorno si possono iniziare a somministare mangimi secchi con alto valore proteico e di grassi, integrati con vitamine stadilizzate e sali minerali.
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