c’è da dire che molto spesso le varietà dai colori e disegni “alieni” o quelle all’ultima moda sono molto spesso di dimensioni ridotte e dalla crescita lenta, dovuto alla selezione spinta fatta per ottenere in breve tempo la nuova varietà.
Altro fattore che tutti oramai conoscono, come fondamentale per una giusta crescita, è la qualità dell’acqua in cui si allevano i Discus. Purtroppo su tale argomento le informazioni sono cosi tante e discordanti che probabilmente non esiste un metodo sicuro, ma solo delle linee guide su cui basare poi le proprie teorie o metodi di accrescimento. Si pensi che per quanto riguarda la conducibilità dell’acqua in molti sostengono di aver avuto ottime crescite con valori opposti uno dall’altro, e cioè 100 uS (dice microsimens) e 1400 uS. In virtù di ciò ogni suggerimento dettagliato, ad oggi acquisito, sarebbe relativo, mentre linee guide da adottare possono dare migliori risultati. Quindi possiamo affermare che valori chimici stabili e adeguato sistema di filtraggio e continui cambi d’acqua, fatti allo scopo di tenere bassi valori azotati, quali NO3 e PO4 e accumuli di sostanze ottenute dalle varie trasformazioni fisico-chimiche, sono da ritenersi fondamentali per un’ottima crescita.
Per quanto riguarda l’alimentazione, il problema potrebbe essere più semplice se paragonato a quello dell’acqua. Anche qui gli argometi sono vari e contrastanti, ma è possibile dare consigli più dettagliati, se pur sommari. Innanzitutto è importante iniziare ad alimentare nel modo corretto fin dall’inizio, cercando di mantere una tabella di marcia ben precisa. A partire dal quarto giorno di nuoto, somministare naupli di artemia almeno cinque volte al giorno fino ad arrivare anche a dieci volte per almeno 45 giorni. Poi dal quindicesimo giorno di nuoto iniziare a somministare pastoni e/o mangimi secchi in abinamento ai naupli. Dopo 45 giorni è possibile sospendere i naupli ( ma preferibile, se i piccoli li mangiano ancora, continuare per un altro mesetto ) e somministare pricipalmente pastoni a base di proteine animali e vegetali, in più mangimi di varia natura, almeno 6-8 volte al giorno. Tutto questo fino ai 5 mesi. A questa data è possbile, in base alla taglia raggiunta, diminuire le somministrazioni giornaliere e la quantità di pastone, per passare più ad una alimentazione secca, sempre di varia natura. Per le somministrazioni giornaliere, quelle indicate sono le minime da adottare, poi ove possibile, ogni incremento è solo di benefico effetto.
Per finire, lo stato di salute dei pesci, anch’esso fondamentale. Avere un’acqua pulita e un’alimentazione perfetta diventa poca cosa se un pesce poi è infestato da parassiti di varia natura, che ne minano la salute e di conseguenza le performance di crescita. In particolare quelli interni, se presenti, devono essere eliminati, perchè i più problematici proprio per la crescita. La loro azione è quella di infastidire il pesce e di sottrargli le sostanze nutritive somministrate attraverso l’alimentazione, di conseguenza tutti gli accorgimenti adottati sono vanificati dalla loro presenza. I trattamenti migliori, in questi casi, sono proprio quelli fatti tramite l’alimentazione, e cioè aggiungendo i giusti medicinali ai mangimi, sia secchi che umidi.
Una volta adottati tutti questi accorgimenti, è però necessario avere un dato con cui confrontarsi. A questo proposito ci viene in aiuto un grafico sviluppato da allevatori tedeschi, anni addietro, e da me aggiornato.
|