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LE MALATTIE DEI DISCUS Il Discus d'allevamento, attualmente non è più un pesce delicato ed esigente come 20 anni fà. La sua sensibilità verso valori dell'acqua che non rientrano nei soliti parametri è calata enormemente, come pure la sua sensibilità verso i più comuni parassiti. Ma ciò si verifica solo se si allevano in modo adeguato evitando stress di vario tipo. Conoscere bene i propri pesci è necessario ad intuire subito lievi situazioni di malessere, in modo da intervenire tempestivamente sul problema. Ritardi o insicurezze possono creare perdite disastrose. QUADRO GENERALE Prima di esporre in modo dettagliato le malattie dei Discus è importante conoscere qual'è lo stato di salute dei pesci venduti oggi sul mercato. Tali conclusioni derivano da analisi condotte personalmente su Discus provenienti da vari rivenditori e allevatori, prodotti sia in Asia che in Europa (Italia compresa). Come nel passato i pesci trodotti in Asia si sono dimostrati i più pericolosi. Non dimentichiamo la famosa “Peste del Discus” importata dall’oriete, che decimò e creò enormi problemi in tutto il mondo. Questi pesci in alcuni casi sono infestati da più parassiti contemporaneamente, cosa non riscontrata in pesci di produzione europea. I Discus migliori si sono dimostrati quelli prodotti in Italia. Vediamo i dati: il 100% dei Discus venduti normalmente sul mercato sono accompagnati mediamente da un minimo di uno ad un massimo di quattro specie di parassiti. I primi in assoluto, riscontrati nel 100% dei casi, sono i Flagellati intestinali (ormai cosiderati da molti normale flora intestinale, personalmente non condivido), il secondo riscontrato nel 80% dei casi è il Dactylogyrus, verme che parassita in prevalenza le branchie dei Discus (anche qui molti sostengono che non sia più un problema, ma assolutamente non è cosi), al terzo posto si trovano Gyrodactylus e due specie di vermi intestinali, Capillaria e Oxyurida, questo nel 50% dei casi, che però sale al 70-60% nei pesci di provenienza asiatica, al quarto posto con il 40% di casi riscontrati, si trovano Chilodonella, Trichodina e Costia, nel loro caso però il numero d'individui per singolo pesce varia di molto, in ultimo con il 20-30% circa (che sale al 40% nei pesci asiatici) troviamo Prootopaline, vermi nastriformi intestinali e alcune specie di ciliati sia interni sia esterni non ben identificati. Da questo sondaggio sono stati esclusi eventuali problemi batterici per la grossa difficoltà nell'identificazione delle singole specie. Questa panoramica non deve scoraggiare l’acquisto dei Discus, ma essere d’aiuto nella scelta degli esemplari e delle loro problematiche. |
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UN CASO DI DISCUS ASIATICI SPACCIATI PER ITALIANI Nel 2003 furono acquistati alcuni esemplari di Discus da un allevamento italiano del centro-nord (per fortuna ha chiuso). Appena i pesci arrivarono furono messi in quarantena, in vasche sterili. I pesci mostravano cattiva qualità d'allevamento, riscontrabile dall'occhio grande non proporzionato alla taglia del pesce e da evidente magrezza. I pesci iniziarono a nutrirsi regolarmente producendo feci apparentemente normali, cioè non bianche e/o gelatinose. Solo dopo alcuni giorni, visto l'aspetto esteriore non del tutto regolare e la comparsa di insofferenze in alcuni soggetti, si decise di analizzarne alcuni per controllare il reale stato di salute L’analisi confermò i sospetti. I pesci erano infestati da parassiti. La cosa strana furono le feci espulse, che non lasciavano sospettare sulla presenza di vermi, perchè di consistenza normale. Oltre ai normali flagellati, furono riscontrati altre 4 specie di parassiti intestinali. Tutti i parassiti erano localizzati nel tratto digestivo dei pesci. Le specie riscontrate: vermi intestinali Capillaria e Oxyurida, flagellato Protoopalina, ciliato Balantidium, gli ultimi due in quantità notevole.
In ordine in alto a sinistra: Capillaria, Oxyurida, Protopaline (più piccole e allungate) e Balantidium. Le foto mostrano il contenuto di parassiti trovati in un solo pesce. Cioè un solo pesce conteneva contemporaneamente tutti i parassiti descritti. Una tale infestazione è quasi impossibile da eliminare. E’ evidente che tali pesci non potevano essere stati allevati in Italia, perchè un qualsiasi allevamento europeo non riuscirebbe mai a produrre pesci in modo adeguato con simili infestazioni nei propri impianti. Ciò è possibile solo in allevamenti tropicali dove i numerosi cambi d’acqua giornalieri, la disponibilità di numerosissime vasche e l’alimentazione con cibi vivi permettono comunque di portare avanti Discus con queste problematiche. Inoltre anche i sistemi adottati aiutano a portare avanti esemplari malati, senza incidere sulla produzione. E’ prassi produrre i Discus in allevamenti STEP by STEP, dove si riproducono i piccoli fino ad un mese di vita in impianti quasi sterili, dopo vengono inviati ad altri impianti che si interessano dei vari stadi d’accrescimento e dove è possibile che si verifichino infestazioni di vario tipo e più o meno lievi. La conferma fu data dalla stessa azienda che ammise la provenienza asiatica dei pesci. Pesci di questa qualità vengono acquistati in asia per pochi euro, poi rivenduti nei nostri negozi rincarati del 500-800% dopo vari passaggi (mantenendo comunque un basso prezzo rispetto a quello di un esemplare di buona qualità) e infettando in modo irreversibile tutta la fauna acquatica. Ciò avviene per il prezzo allettante e la scarsa conoscenza tecnica di molti grossisti e negozianti. Ma anche il singolo appassionato che acquista ne è responsabile. La sua scarsa conoscenza, la ricerca affannosa dell’affare, lo porta ad essere vittima e complice del rivenditore. |
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