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NEL PRIMO SITO ITALIANO NATO NEL 1997 DEDICATO INTERAMENTE AI GUPPY

POECILIA RETICULTA

Guppy wild allevati da qualche generazione in acquario

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Luoghi d’origine dei guppy

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  • Regno: Animale
    Phylum: Chordata
    Sottophylum: Vertebrata
    Superclasse: Gnathostomata
    Grado: Pisces
    Classe: Osteichthyes
    Divisione: Halecostomi
    Sottodivisione: Teleostei
    Superordine: Acanthopterygii
    Ordine: Cyprinodontiformes
    Famiglia: Poeciliidae
    Genere:
    Poecilia
    Specie: Reticulata

GuppySel302  Wild origine: Venezuela, Barbados, Trinidad, nord Brasile e Guyana.

 La storia: Tutto incominciò quando Julius Gollmer, un farmacista tedesco che viveva a Caracas (Venezuela), catturò dei piccoli pesci colorati nel Rio Guayre (vicino Caracas) nel 1856. La passione di Gollmer era la biologia e perciò negli anni 1857-58 egli inviò preparati di animali di tutti i tipi, animali e piante viventi a Berlino al museo zoologico, zoo e giardino botanico. La prima spedizione fu elogiata con lode, ma il museo in sostanza diede poi poca importanza alle successive spedizioni. Forse le trovarono degne di poco rilievo o forse ciò accadde a causa del fatto che l’istituto era in un periodo di cambiamento come quello del direttore (W. Peters successe a Mr. Liechtenstein che mori nel 1857). Cosi la spedizione che includeva 61 piccoli pesci dal Venezuela fu semplicemente archiviata. Il contatto con Gollmer terminò e lui non fu affatto felice di questo sviluppo. Egli mori nel 1861 in Venezuela senza mai poter prevedere la carriera che i suoi piccoli Poecilidi avrebbero fatto in futuro. Nel 1859, Peters finalmente esaminò i pesci e fece una prima loro descrizione scientifica e li chiamò specie Poecilia Reticulata, ma sorprendentemente egli descrisse solo le femmine. La raggione di ciò è ancora oscura, perché Gollmer aveva inviato maschi e femmine in Germania. Nel 1866 il reverendo John Lechmere Guppy, un missionario a Trinidad inviò alcuni pesci (maschi e femmine) a Londra dove A. Günther chiamò le specie Giradinus guppyi (non riconoscendo la prima descrizione di Peters come stessa specie). Questa fu dunque la prima descrizione scientifica dei maschi di guppy. Nella collezione del museo di Berlino solo le femmine di Gollmer erano elencate come Poecilia retuculata, due dei vasi di vetro di Gollmer che contenevano anche maschi, furono registrati come Giradinus guppyi, che ovviamente poteva soltanto essere accaduto dopo il 1866. La ragione dell’abbandono dei maschi da parte di Peters non è ancora comprensibile oggi. Certamente Gollmer non fu un esperto di pesci, ma quando catturò gli animali egli avrebbe dovuto notare che i maschi colorati tentavano di accoppiarsi con le femmine. Inoltre se egli mise entrambi i sessi nello stesso contenitore, doveva essere un segno che egli li considerò di una stessa specie. La ragione per l’errata combinazione dei due contenitori che contenevano entrambi i sessi nella collezione fu forse la mancanza di comunicazione tra Berlino e Gollmer. Peters avrebbe dovuto sapere del dimorfismo sessuale dei Poecilidi nel 1859, poichè Heckel ha descritto i due sessi dei portaspada verdi prima del 1848, ma senza sapere che questi animali erano ovovivipari. Questo fatto fu riconosciuto molto più tardi quando i Poecilidi furono tenuti in acquario e si osservò il ciclo riproduttivo. Anche in Italia nel 1861 Filippo de Filippi del museo di Torino, descrisse esemplari maschi di una specie proveniente dalle Barbados, come Lebistes poecilioides. Nel 1908 ci fu la prima importazione dei guppy vivi (come Giradinus guppyi) in Germania da parte di Siggelkow di Amburgo. Negli anni seguenti il pesce stesso e il nome comune guppy, si diffuse con successo in tutto il mondo e sopravvisse perfino alla revisione C.T. di Regan del genere Poecilidae nel 1913. Poi entrambi gli stock di Berlino e Londra furono riconosciuti come stessa specie e rinominati Lebistes reticulatus. Ma la revisione di Rosen e Bailey nel 1963 rese alla specie di nuovo il nome di Poecilia reticulata fatta da Peters nel 1859 e valida ancora oggi.

 Il pesce: Untitled14specie ovovivipera, partorisce direttamente piccoli già sviluppati e autonomi ogni 20-30 giorni circa. In natura le sue dimensioni sono 2,5 cm per il maschio e circa 5 per la femmina, contro rispettivamente 4 e 8 cm circa delle forme d’allevamento. Il dimorfismo sessuale è ben evidente, oltre alla minore taglia del maschio, esso si distingue anche per essere molto più colorato..femmina03 Le femmine al contrario sono unicamente di colore grigio con una macchia nera (indicatore di gravidanza) nella zona urogenitale. La fecondazione avviene per accoppiamento diretto fra i due sessi, infatti il maschio possiede una pinna analeUntitled19, detta gonopodio, che si è trasformata in organo sessuale mobile, adatto ad inseminare direttamente le femmine. L’accoppiamento è molto veloce, meno di un secondo. Sessualmente matura già a 2 mesi, ha un potere riproduttivo enorme, infatti nei luoghi d’origine è possibile vedere migliaia Guppysel102d’individui in zone ristrette. Famelico divoratore di larve d’insetti, è stato utilizzato per anni come arma biologica contro la malaria. Vive in acque con valori molto diversi, dai fiumi interni con acque molto tenere a quelle salmastre lungo la costa. Per quanto riguarda la temperatura il suo range d’adattamento è molto ampio, da 14 a 40 °C ma l’intervallo ideale è fra 22 e 28 °C. In natura preferiscono luoghi ricchi di vegetazione, cosi da portesi facilmente nascondersi dai loro predatori naturali, come altri pesci e uccelli. Per il campo scientifico, la possibilità d’avere fino a 4 generazioni nell’arco di un anno e le innumerrevoli combinazioni di colori possibili ha reso questo pesce un laboratorio naturale per lo studio della genetica.

   PERCHE’ ANCHE PESCE MILIONE ?

Il Guppy è anche conoscito col nome di pesce milione. Ciò deriva dal suo enorme potere riproduttivo. In natura infatti è possibile vedere decine di migliaia di individui in pochissimo spazio. Anche in Italia è possibile osservare tale fenomeno con la cugina Gambusia. Personalmente rimasi colpito quando un giorno percorrendo un piccolo fiumiciattolo notai una nuvola scura in acqua. Erano migliaia di gambusie che sostavano d’avanti la foce di un piccolo corso d’acqua. La cosa fu incredibilmente spettacolare, migliaia di pesciolini che si accavalcavano per avvicinarsi il più possibile al punto d’immissione dell’acqua alla ricerca di nuovo cibo.
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Con calcolo molto approssimativo, la figura mostra come partendo da una sola femmina è possibile arrivare ad avere in soli 2 anni più di due milioni di altre femmine. In verità il risultato finale dovrebbe essere moltiplicato almeno per 20 perchè il calcolo ha ipotizzato che ogni femmina abbia partorito una sola volta e abbia generato solo 8 femmine. Quindi sono stati esclusi i maschi e i successivi parti delle singole femmine. Ecco perchè la definizione di pesce milione è più che appropriata.

 

       CUGINI AFFINI

In natura esistono altre due specie simili nell’aspetto e appartenenti alla stessa famiglia:

Poecilia Endler e Gambusia Affinis

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Scoperto per la prima volta in Venezuela nel 1937, fu scambiato per una variante del guppy. Ma la sua riscoperta e da li anche la sua diffusione fra gli hobbisti, avvenne nel 1975 da parte del Prof. John A. Endler, da cui a preso il nome. Specie a se, in natura vive negli stessi corsi d’acqua dei guppy, senza però ibridarsi. Eventuali accoppiamenti avvenuti in cattività hanno poi dato piccoli sterili. Si distingue dal guppy selvatico per una colorazione più intensa e marcata. Inoltre i bordi superiori e inferiori della caudale del maschio sono endler1colorati. La taglia degli endler è inferiore al quella del cugino guppy, mediamente misurano 1,5 - 2 cm i maschi e 3 - 4 cm le femmine. Specie molto pacifica, adatta ad acquari di comunità con altri piccoli pesci. La presenza di molte piante è particolarmente gradita agli endler.

 

 

gambusia
                                                          Gambusia Affinis

Proveniente dal sud degli USA è la varietà più diffusa al mondo. Come per il guppy, la gambusia è stata utilizzara per la lotta contro le zanzare portatrici di malaria, ma a differenza del primo la sua adattabilità a temperature molto più rigide gli ha consentito di colonizzare aree della terra molto più vaste. Reperibile anche in Italia, la gambusia è un pesce dalle caratterisitche molto simili al guppy, è possibile avere ibridazioni ma i piccoli si rivelano sterili. Di carattere più aggressivo non è consigliata  la convivenza con i normali guppy. La colorazione è insignificante anche nel maschio, si adatta a qualsiasi tipo d’acqua e sopporta benissimo temperature fra i 3 e 35 °C.

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