Il filtraggio in un acquario è la cosa più importante che ci sia, addirittura molte malattie sono dovute proprio ad un cattivo funzionamento del filtro. I sistemi di filtraggio si dividono i due categorie : Biologico e Meccanico. Il primo è un filtraggio sostenuto da batteri che con la loro azione metabolica depurano l'acqua da sostanze azotate (NH4 , NO2 , NO3 , ecc..), il secondo è un filtraggio che trattiene meccanicamente sostanze sia grossolane che chimiche utilizzando materiali di vario genere, come può essere la lana o la spugna che vengono utilizzate per trattenere mangime, escrementi, polvere e altro, oppure il carbone per trattenere, assorbendo, prodotti chimici come medicinali, coloranti ecc... Intanto cominciamo col dire che per avere un corretto funzionamento del filtro l’acqua deve attraversare prima uno strato meccanico e poi quello biologico. A differenza dei materiali ad azione meccanica o chimica, i quali nascono unicamente per questo scopo, un materiale biologico non esiste come modello a se stante, cioè mettendolo in vasca non si avrà subito un filtraggio biologico o una reazione biologica, ma sarà il modo di utilizzarlo che lo renderà ad azione biologica. Per capire meglio, tutti i materiali possono diventare biologici, basta che siano inerti, cioè privi di reazioni chimico/fisiche dannose al processo biologico e che vengano usati nel modo giusto . Fra i materiali utilizzati come biologici ci sono: cannolicchi di ceramica, roccia lavica, biglie o ricci di plastica, spugna sintetica, argilla espansa e altri. Tutti questi materiali sono stati progettati o lavorati affinché diano il miglior supporto per l'insediamento dei batteri e la maggiore superfice utilizzabile in poco spazio. Questo materiale “biologico” una volta inserito nel filtro non andrà più rimosso, salvo in caso di vera necessità, altrimenti se rimossi e lavati perderanno tutti i batteri e lo strato batterico che si è formato. Il cuore dei un filtro biologico sono proprio loro, i batteri, che se presenti nelle giuste quantità rendono un materiale biologico. Quando installiamo un nuovo acquario il suo filtro è dal punto di vista biologico inattivo, cioè non svolge la sua funzione di smaltitore di rifiuti organici, affinché ciò avvenga di solito occorrono circa 20-30 gg. che è il tempo necessario affinché si formino una quantità tale di batteri sufficienti a smaltire le sostanze prodotte dagli esseri viventi dell’acquario. Per facilitare questo insediamento ci sono sul mercato dei prodotti che contengono batteri liofilizzati che una volta introdotti in vasca si rivitalizzano e iniziano la loro funzione, ma con tutto ciò il tempo necessario resta sempre lo steso. Vediamo in dettaglio come avviene la purificazione dell'acqua da parte dei batteri. Partiamo con un pesce, questo per vivere ha bisogno di nutrirsi, una volta fatto di certo evacuerà tutte le sostanze che non sono state assimilate dall'organismo sotto forma di feci, per la parte solida e di urina per la parte liquida. Le feci, l'urina insieme ad altri prodotti, tipo mangime, foglie morte, verranno degradate dai normali batteri presenti nell'ambiente trasformando il tutto in ammonio e ammoniaca (NH3 , NH4), che diventano cosi i primi componenti azotati trasformati, prodotti dal metabolismo dei pesci. A questo punto se non ci fosse qualcuno ad eliminare questa ammoniaca NH4, i pesci morirebbero avvelenati non appena si sarà raggiunto il valore critico, che di solito varia da specie a specie. E' ovvio che il valore ottimale è sempre zero, ma il nostro Guppy può resistere fino a valori di 4-5 mg/l per un periodo relativamente lungo. Se nel filtro si saranno insediati la prima classe di batteri, e cioè quelli incaricati di trasformare l'ammoniaca NH4 in nitriti NO2, allora il valore di NH4 ritornerà a livelli vicino allo zero. Però a questo punto si avrà un altro problema e cioè la presenza di nitriti NO2, che se anche meno pericolosi dei primi potranno recare dei danni ai pesci non appena avranno raggiunto la soglia dei 4-6 mg/l. A questo punto entrano in gioco la seconda classe di batteri e cioè quelli incaricati di trasformare i nitriti NO2 in nitrati NO3 che sono molto meno pericolosi dei primi, infatti per avere valori tossici, almeno per i Guppy, si dovrà arrivare a circa 400-500 mg/l, una bella differenza dai 4-5 del NH4 o del NO2 . A questo punto si è chiuso il processo di smaltimento di un normale filtro biologico, restano da eliminare i nitrati NO3 ma per far ciò avremmo bisogno di un altro tipo di filtro biologico dal funzionamento molto più complesso che non stiamo qui a spiegare, per ovviare a questo problema basterà effettuare dei piccoli cambi d'acqua del 20-30 % mensili. Per seguire da vicino tutti questi processi biologici basta acquistare dei test per la misurazione del NH4 , NO2 e NO3. Inizialmente i test daranno tutti dei valori uguali a zero, ma misurando di nuovo dopo una settimana l'acqua dell'acquario, si vedrà che solo NH4 inizia a salire, mentre NO2 e NO3 saranno ancora come prima, poi dopo qualche giorno anche NO2 inizia a salire, mentre NO3 resta ancora come prima. Passati ancora altri giorni si vedrà che NH4 inizierà a scendere mentre NO2 continua a salire. Arrivati verso il ventesimo giorno anche NO2 inizia a scendere mentre NO3 inizierà la sua lenta salita. A questo punto si possono introdurre i pesci perché il filtro funziona in tutte le sue parti . Il grafico di seguito raffigura questo processo.
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