|
|
|
|
|
Sito aggiornato al 20/03/2014
Risoluzione 800x600
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ARTEMIA SALINA
|
|
|
|
|
|
L'Artemia Salina è un crostaceo d'acqua salata.Vive quasi in tutto il mondo, abitando anche ambienti con salinità elevatissima e nutrendosi in prevalenza di fitoplancton. La sua presenza risale a circa 100 milioni di anni fa. Si riproducono, in base alle condizioni ambientali, sia deponendo uova, che partorendo dei piccoli, detti naupli d' Artemia.Viene commercializzata o come alimento congelato o liofilizzato, costituito da adulti di Artemia, oppure come uova da far schiudere.
|
|
|
|
LE UOVA
Le uova d'Artemia o cisty si possono trovare in tutti i negozi di acquariologia, vendute in confezioni da 3 a 450 gr. Le uova possono avere provenienze diverse e quindi qualità diverse, le più conosciute e usate sono quelle proveniente dal Gran Lago Salato nello stato dello Utah negli USA. Altre sono quelle proveniente dalla Baia di S. Francisco USA, oppure, meno usate, quelle proveniente dalla Cina o dalla Russia. Le uova in genere vengono classificate in base al loro valore nutritivo e alla percentuale di schiusa, che varia dal 95% per quelle della Baia di S. Fransisco al 35-40% per quelle provenienti dalla Russia; queste ultime hanno un costo molto più basso dovuto alla bassa % di schiusa. Altra caratteristica è la quantità di uova contenute in un grammo. Per quelle provenienti da S. Fransisco si arriva ad avere 350.000 cisty per grammo, per quelle del Lago Salato 250.000, per quelle di qualità più scadente, si hanno circa 150/100000 cisty/grammo. Le uova S. Francisco hanno la caratteristica di essere fra le più piccole, quindi daranno naupli più piccoli, utilizzabili per specie di pesci che richiedono un alimento vivo di taglia inferiore alla media dei naupli in commercio. Questa qualità di uova ha un prezzo molto più elevato, ciò è dovuto anche al loro valore nutritivo eccellente. Per quelle del Lago Salato, che sono le più usate, si hanno % di schiusa del 90, 80 e 70 %. Spesso queste caratteristiche non vengono specificate sulle confezioni, quindi quando acquistiamo delle uova non potremo mai sapere la reale qualità, finquando non le avremo noi stessi provate. Altra cosa importante è il corretto modo di conservarle, esse vanno tenute in frigorifero, specialmente nel periodo estivo, in un contenitore bene chiuso, ciò consente di mantenere più a lungo la stessa % di schiusa, che altrimenti tende a diminuire.
|
|
|
|
LA SCHIUSA
Per la schiusa delle uova si possono usare dei normali schiuditoi venduti a tale scopo, oppure delle bottiglie di colore chiaro. Per l'acqua si può usare, senza problemi, anche quella di rubinetto, ma priva di cloro (areare per 24 ore). Senza aggiungere sale si tengono le uova a bagno per circa un'ora, ciò serve a reidratare le uova, poi si aggiungono 20 gr. di sale da cucina (provate sali diversi se avete problemi con la schiusa) per litro d'acqua, il pH dovrà essere 8-9 (aggiungere bicarbonato di sodio per alzare il pH). I primi naupli iniziano a schiudersi già dopo 18 ore, ma la schiusa totale si ha nel giro di 48 ore, con una temperatura di circa 25 °C, in caso di uova vecchie o di qualità più scadente, il tempo di schiusa può arrivare fino a 70 ore circa.
|
|
|
|
|
Nauplio appena uscito dall’uovo.
|
|
Naupli di 20 ore di vita. Si nota la forma più allungata del corpo
|
|
|
|
|
Utile per diminure il tempo di schiusa e aumentare la % di schiusa, un'illuminazione di circa 2000 lux. Se volete usare una bottiglia per la schiusa, vanno benissimo sia quelle in vetro che in plastica. Le uova vanno tenute in sospensione tramite areazione. Utilizzare un tubicino rigido che arrivi fino al fondo della bottiglia e collegatelo ad un piccolo areatore, non utilizzate pietra porosa. L'areazione dovrà essere mantenuta per tutto il periodo della schiusa. Trascorse le 48 ore, spegnere l'areazione, attendere circa 15 min, tempo necessario affinché i gusci delle uova vadano a galla e naupli si dirigano verso il fondo della bottiglia, dove applicheremo una piccola illuminazione che servirà ad attirare i piccoli croscacei che sono fotosensibili. A questo punto potrete aspirare, con lo stesso tubicino dell'aria, i naupli dal fondo. Questo è il metodo migliore per raccogliere e dividere i naupli dai gusci, dato che questi ultimi possono essere pericolosi se ingeriti in abbondanza dai pesci. La quantità di uova per litro d'acqua può arrivare anche a 2 grammi. Il valore nutritivo dei naupli d'Artemia è molto elevato se confrontato con mangimi secchi, infatti avanotti alimentati solo con naupli crescono 4-5 volte piu rapidamente. I naupli appena schiusi misurano, in base alla specie, da 0.42 a 0.55 mm circa, essi vanno somministrati quando prima ai pesci, perchè il contenuto nutritivo diminuisce col passare delle ore, ciò lo si può notare guardando i naupli con una lente d'ingrandimento, col passare delle ore diventano sempre più lunghi e sottili, ciò significa che il sacco viteliino è stato consumato, quindi il valore nutritivo del nauplio è diminuito.
|
|
|
|
Tabella con i valori nutritivi di uova e naupli(espressa in % del peso secco)
|
|
|
|
|
GRAN LAGO SALATO
|
BAIA SAN FRANCISCO
|
|
UOVA
|
NAUPLI
|
UOVA
|
NAUPLI
|
Proteine
|
50
|
41-47
|
57
|
47-59
|
Grassi
|
14
|
21-23
|
13
|
16-27
|
Carboidrati
|
-
|
11
|
-
|
11
|
Ceneri
|
9
|
10
|
5
|
6-14
|
|
|
|
|
ARTEMIA ADULTA
Una volta schiuso, il nauplio diventa adulto attraverso 15 mute, che si hanno in 8 giorni circa. I valori nutritivi fra naupli e adulti sono molto diversi, ciò ha reso l'artemia un cibo ideale per chi alleva pesci. I naupli sono molto ricchi in acidi grassi e aminoacidi essenziali, ottimi per i pesci appena nati, mentre l'artemia adulta è più ricca in proteine, quindi adatta a pesci più grandi. I valori nutritivi sono: per i naupli 20% di grassi, 42% proteine; gli adulti, 10% grassi, 60% proteine. La sua maturazione sessuale si ha dopo 15 giorni di vita, dove avrà raggiunto una taglia di circa 12 mm. I maschi si distinguono dalle femmine per la presenza di due uncini che servono ad afferrare la femmina durante l’accoppiamento, mentre la femmina è distinguibile per la presenza di una sacca, contenente uova, vicino la coda. Le artemie in condizioni ottimali possono vivere fino a quattro mesi circa, producendo circa 300 naupli o cisty ogni quattro giorni. Esse si alimentano di tutto ciò che ha una dimensione compresa fra 1 e 50 micron, quindi alghe, batteri, detriti, ecc... In condizioni di normale salinità (33 gr/lt) e abbondanza di cibo, le artemie partoriscono naupli vivi, mentre se la salinità inizia a salire o scendere e il cibo scarseggia le artemie iniziano a riprodursi tramite uova. L'artemia è un crostaceo molto adattabile, non ha caratteristiche specifiche per l'acqua in cui vive, per la salinità essa può arrivare anche a 100 gr/lt., senza creare problemi alla sua sopravvivenza, per la temperatura essa può variare da -5 a + 45 °C, il pH da 6 a 10, può sopportare concentrazioni d’ossigeno di soli 1 mg/lt; ciò gli ha permesso di sopravvivere negli ambienti più ostili, dove i suoi predatori normalmente non possono vivere. Per questo l'artemia ha colonizzato varie parti del mondo, aiutata in particolare dalle sue uova che possono sopravvivere, ancor più degli adulti, a condizioni estreme.
ALLEVAMENTO
Essendo l'artemia adulta un cibo ottimo per i pesci, essa viene venduta sia congelata che liofilizzata.. Di solito sono artemie di catturate o allevate in grossi impianti creati proprio per il fabbisogno del settore ittico. Non vengono vendute vive perchè sarebbero non pochi i problemi di trasporto e sopravvivenza, quindi alcuni allevamenti di pesci, se necessitano di artemie vive, sono costretti a prodursele da se. Allevare artemie adulte è il sogno di molti acquariofili, proprio perchè avere la possibilità di dare ai pesci un alimento vivo e naturale darà maggiori soddisfazioni nella riproduzione e nell'allevamento di molte specie. Per chi possiede un solo acquario, riuscire ad allevare una piccola quantità di artemie non è molto difficile, diventa più problematico se alleviamo un certo numero di pesci e vogliamo alimentarli con cibo vivo. Ci sono due modi di allevare artemie, o con metodi tradizionali o in modo intensivo. L'artemia da moltissimi anni è oggetto di studi per rendere la sua produzione più facile e abbondante. Molte aziende hanno creato prodotti adatti ad all'evarla in modo intensivo, allo scopo di avere grossi risultati in piccoli spazi. Partiamo col metodo tradizionale, di facile applicazione e dai risultati discreti, utilizzando prodotti alla portata di tutti.
|
|
|
|
|
Quantità di artemie adulte ottenute con allevamento intensivo in una bottiglia di due litri.
|
|
|
|
|
Prima di tutto vorrei precisare che la riuscita nell'allevamento, sia normale che intensivo, necessiata sempre di varie prove ed esperienza per dare dei buoni risultati.
Condizioni fisico-chimiche.
La temperatura ottimale per la crescita va da 25 a 30 °C, ma anche con 20 gradi si possono avere dei buoni risultati. La temperatura ottimale varia anche in base la specie, per la varietà S.Francisco 22 °C sono più che sufficienti, mentre per quelle del Lago Salato quella ottimale si aggira intorno i 30 °C. La temperatura è un fattore che influenza la rapidità di crescita e la sopravvivenza degli individui. Per strano che sia, gli adulti possono sopravvivere anche a temperature vicino allo 0, ma in queste condizioni la nostra coltura avrà una crescita molto lenta. Per la salinità basteranno 30-35 gr/lt di comune sale da cucina. L'acqua da utilizzare deve essere priva di cloro e la sua durezza da medio-tenera a dura. Il pH deve essere mantenuto fra 7.5 e 8.5, se si hanno problemi a mantenere questo valore, aggiungete piccole quantità di bicarbonato di sodio.L'ossigeno disciolto non deve scendere sotto i 2 ppm. Per i valori azotati l'unico da controllare è l'ammoniaca che non deve superare gli 8 - 10 ppm. Se l'ambiente è illuminato non è necessario mettere illuminazione, altrimenti un piccolo neon da 8-15 w sarà sufficiente.
Coltura normale.
Per la coltura possiamo utilizzare qualsiasi contenitore, basta che non sia di metallo. La misura minima che consiglio è di almeno 10 litri, contenitori più piccoli possono dare più problemi di gestione. Se abbiamo possibilità di spazio possiamo utilizzare contenitori in plastica o in vetro da 50-1000 litri tenuti all'aperto, con questi avremo degli ottimi risultati, il luogo in cui li posizioneremo non dovrà ricevere più di 6 ore di sole diretto al giorno. Per iniziare la coltura la cosa migliore è introdurre i naupli già schiusi e non le uova da schiudere. Per i contenitori all'aperto è ottimo aspettare che si formino alghe all'inteno, cosa visibile dal colore verde dell'acqua. Per aiutare questa crescita possiamo immettere del normale fertilizzante per piante. I contenitori per questo tipo di coltura devono essere bassi e larghi, per intenderci va bene più la forma di una dacinella che non di un secchio. Per i contenitori da 20-30 litri in su, si può anche evitare di usare l'areazione, per quelli più piccoli è consigliabile utilizzare una leggera areazione. Utilizzare pietre porose a grana grossa, perchè se le bolle d'aria sono troppo piccole posso dare problemi alla coltura. Per quanto riguarda l'alimentazione si possono usare i seguenti prodotti: mangimi specifici, lievito di birra, sia quello utilizzato in casa che quello in polvere acquistabile in erboristeria, farina di crusca, latte in polvere, farina di soia o di grano, farina di pesce o carne, rosso d'uovo ed omogeneizzati in polvere per bambini. Dato che le artemie si nutrono anche di batteri immettere prodotti che ne stimolano la produzione, daranno ulteriore alimento alla nostra coltura. A tale scopo possiamo utilizzare qualsiasi tipo di verdura o frutta, anche piccoli pezzi di carne cruda. Le quantità da utilizzare per questi ultimi sono proporzionate alla dimensione della vasca, diciamo che per le verdure la grandezza di una foglia di insalata è sufficiente per circa 20 litri, per i pezzi di carne utilizzare 0.5 gr/lt. Per i prodotti in polvere deve essere utilizzata una quantità tale da rendere l'acqua leggermente intorpidita, è ovvio che la quantità dipende anche dal numero di naupli che noi abbiamo immesso. Una volta che l'acqua ritorna quasi pulita si versa dell'altro mangime. L'errore che spesso si commette è quello di somministare troppo cibo, la quantità giusta deve essere consumata entro un massimo due giorni, visibile dal fatto che l'acqua ritorna di nuovo pulita o quasi. Se riusciamo a far ritornare l'acqua pulita, ogni volta che le artemie hanno consumato il loro pasto, non sarà necessario fare dei cambi d'acqua, altrimenti se per più giorni l'acqua tende a riamnere sempre opaca, per prima cosa fermare la somministrazione di cibo e poi fare un cambio d'acqua del 50% o più. Tutti i detriti che si formano sul fondo sono utili all'intero sistema, quindi una loro rimozione non è necessaria se la coltura funziona bene. In queste condizioni le nostre artemie si potranno anche riprodurre, una volta diventate adulte, cosi avremo sempre una discreta quantità di artemie senza dover introdurne di nuove. Tutto il sistema spesso è aiutato dall'introduzione di semplari già adulti fin dall'inizio della coltura, essi nutrendosi di particelle che a volte sono dannose ai piccoli aiutano ad aumentare la sopravvivenza dell'intera coltura.
|
|
|
|
Coltura intensiva.
Per poter avviare una coltura intensiva la cosa fondamentale è l'alimentazione. Gli unici alimenti da poter utilizzare sono tre: alghe, mangimi specifici o lievito di birra. Per la coltura intensiva tutto deve essere misurato, proprio perchè si lavora al limite della funzionalità. I contenitori da usare devono essere possibilmente di forma conica o quasi, una semplice bottiglia di plastica da due litri è ideale. L'areazione è indispensabile, non si devono usare pietre porose, ma semplicemente un tubo rigido che arrivi fino al fondo della bottiglia, anzi per una bottiglia da due litri ne occorrono due messi uno lontano dall'altro, come si vede dal disegno. Il livello dell'acqua si deve mantenere al di sotto della zona dove inizia a restringersi la bottiglia. La quantità di naupli da utilizzare può variare secondo le proprie capacità, si parte da 1000 naupli/litro fino a 50.000 litro.
Un eccesso di produzione potrà essere consevato congelandolo. Per avere un corretto congelamento, le artemie setacciate verranno messe in una piccola quantità di acqua e sale ( 6-7 gr/lt) e ancora vive poste a -18 °C. Cosi conservate possono durare anche tre anni.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
S1 LIEVITO E ALTRO - S2 MANG. SPECIALE - S3 MICROALGHE
|
|
|
|
Fase accoppiamento
|
|
|
|
Cliccare per ingrandire
|
|
|
|
Allevamento artemia salina all’aperto in vasche da 1000 litri. Alimentazione primaria microalghe e lievito. La coltura in queste condizioni è auto produttiva, quindi non necessita di integrazione di naupli. La riproduzione avviene sia per uova che per naupli.
|
|
|
|
E' assolutamente vietato riprodurre, anche solo in parte, gli articoli contenuti in questa pagina.
|
|
|
|
All rigth Reserved Tutti i diritti riservati
|
|