Allevamento

Introduzione

Il Guppy iniziò a essere prodotto ad uso amatoriale in Germania intorno al 1910-1920. Da quel momento la sua diffusione fu globale. Oggi i maggiori produttori di guppy sono gli allevatori asiatici nelle loro enormi Fish Farm, con decine di milioni di esemplari prodotti all’anno ed esportati in tutto il mondo. In alcuni di questi paesi la produzione di guppy è 10 volte supereriore a tutte le altre specie.


L'allevamento viene condotto sia in impiati al coperto composti principalmente da grosse vasche in cemento, sia in impiati all’aperto costituiti da grosse vasche scavate nel terreno.
In base alla loro ubicazione, l’acqua utilizzata per l’allevamento può essere sia di origine salmastra che dolce. Per l’alimentazione vengono utilizzati vari tipi di mangimi, sia di origine vegetale che animale. Quasi sempre essi vengono riprodotti per singole varietà ed ogni impianto è specializzato nella produzione di 5-10-20 di esse. Raccolti con grossi reti, vengono poi spediti ad aziende locali che si interessato di esportazione e cosi in grado di offrire al mercato un assortimento più ampio di varietà, cosa che non potrebbe fare il singolo allevatore. Visti i grossi numeri ed il fatturato che ne deriva, queste aziende sono supportate da importanti centri di ricerca che li consigliano e aiutano nella produzione dei pesci. Però questi aiuti sono principalmente indirizzati al miglioramento della produzione e in minima parte (questa tendenza però sta cambiando) alla risoluzioni di problemi che possono riscontrare gli acquariofili finali. Ciò comporta  l’utilizzo di prodotti e medicinali particolari che servono ad aiutare l’allevatore nella sua produzione e a combattere eventuali malattie che si possono manifestare. Gli asiatici però non sono gli unici a produrre guppy commerciali, anche in europa ci sono dei buoni allevamenti, in particolare la republica Ceca è un grosso produttore di guppy. Di buona qualità estetica sono i guppy prodotti in Israele, essi utilizzano per i loro ceppi anche varietà da show, con risultati ottimi per colori e forme, ma aimè non per quanto rigurada la robustezza. Avendo un clima ottimale per buona parte dell’anno essi producono una discreta quantità di guppy in serre coperte, utilizzando vasconi di varie dimensioni.

Anche l’Italia produce una discreta quantità di guppy, ma pur non potendo competere con i colori prodotti dalla concorrenza straniera, essi hanno la caratteristica di essere molto più robusti e adattabili alla vita dei nostri acquari.
Il metodo d’allevamento è importantissimo per il delicato guppy, produzioni di massa e sistemi adottati per migliorarne le quantità, la taglia e i colori, con procedimenti discutibili, gravano enormemente sulla salute e adattabilità del pesce. Ma purtroppo il guppy è un prodotto di massa, si produce in grosse quantità facilmente, ha un costo molto basso, è per la maggiore utilizzato e consigliato a principianti e per acquari di sola bellezza. Quindi, perchè doversi impegnare a produrre un pesce più resistente e forse meno bello, con il rischio di venderne meno e alzarne anche il prezzo ? Ne sarebbero scontenti sia i produttori che i consumatori, solo una piccolissima parte di seri appassionati ne trarrebbe giovamento; ma quello che conta sono i numeri..............!!!!!!                                                                                                                                                                           

 (a voi le dovute riflessioni)

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