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SITO AGGIORNATO AL: 21-02-12
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VENDITA SCALARI |
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Dimorfismo Sessuale
Spesso mi è capitato di ascoltare persone o negozianti che affermavano di poter stabilire il sesso di uno Scalare molto prima che raggiungesse la taglia adulta, senza però specificare quali erano i segni di distinzione. E' ovvio che nel giudicare un certo numero di pesci, per un gioco di probabilità, alcune previsioni si sono dimostrate esatte. Ma allora è possibile veramente determinare il sesso degli Scalari prima che arrivino alla riproduzione ? La risposta è si.
Per chi si avvicina per la prima volta a questo pesce, non è facile notare certe differenze se non si ha esperienza e occhio allenato.
Iniziamo col dire che una netta distinzione fra i due sessi non esiste, ma ci sono delle piccole differenze che possono aiutarci.
La certezza matematica la si può avere solo dopo la formazione della coppia, o addirittura nel momento della deposizione. In una coppia che è quasi pronta a riprodursi, una prima distinzione la si può avere dal ventre gonfio della femmina, il confronto va sempre fatto tenendo presente anche l'altro partner, per evitare errate deduzioni. E' inutile dire che tale osservazione va fatta con pesci che non siano stati alimentati da poco. Gli organi sessuali ci daranno l'ultima conferma. Già 48 ore prima della deposizione è possibile iniziare a vederli, ma il momento migliore è il giorno stesso della riproduzione, intuibile dal fatto che gli organi sessuali sono molto più evidenti dei giorni precedenti. La distinzione sta nella forma; nella femmina avremo la forma di un cilindro mentre nel maschio si ha una forma a punta o cono di dimensione leggermente inferiore rispetto la femmina. A volte capita che la forma degli organi riproduttivi, non sia del tutto normale, quindi a un principiante risulta difficile distinguere bene i sessi, l'unica cosa che resta da fare è seguire la deposizione, in modo da vedere chi è che depone e chi feconda. Di solito è sempre la femmina che inizia a pulire il substrato dove deporre, ed è la prima ad iniziare la fase riproduttiva.
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Maschio
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Come già detto è possibile avere qualche segno di distinzione sessuale anche in pesci che non siano in fase riproduttiva, ma è quasi impossibile farlo prima che siano diventati sub-adulti. Quindi prima che un pesce abbia raggiunto l'età di 7-8 mesi è inutile attribuirgli il sesso, di sicuro sarà una deduzione errata, fermo restando che le probabilità di un'esatta previsione è del 50%.
Vediamo ora in dettaglio quali possono essere le differenze fra i sessi. Precisiamo che alcune differenze sono presenti solo in alcune varietà. La prima di tutte è la taglia. Nel'70% dei casi la femmina è, o resta più piccola del maschio. Questa differenza è tanto più accentuata quando si allevano più di 4-5 esemplari. Inoltre col passare dell'età questa differenza si evidenzia sempre di più. Altra differenza la si può osservare in esemplari maschi che abbiano almeno un'età di 10-12 mesi, ed è una gibbosità sulla fronte. Questa caratteristica nell'90% dei casi è presente solo nei maschi, ma non in tutte le varietà. Per esempio nelle varietà Gold questa formazione del cranio non è molto evidente, o non lo è affatto. Altra differenziazione la si può avere dal comportamento dei pesci, ma questo fattore non sempre si rivela esatto. Di solito i maschi tendono ad essere sempre dominati, litigano spesso e hanno un atteggiamento da STAR, anche nelle femmine si può verificare ciò ma molto meno se il branco è composto almeno da 4-6 esemplari. Quando si hanno solo 2 o 3 esemplari diventa più difficile distinguerli, perchè è facile che siano tutti dello stesso sesso e in più capita che una femmina dominate la si scambi per un maschio, per la taglia più grande e il comportamento dominate.
Altra caratteristica, ma di minore importanza, sono i colori. Nelle varietà che presentano il colore Arancione, nei maschi tale colore è leggermente più accentuato, lo si nota in particolare durante la riproduzione.
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Coppia di Scalari, Silver x Gold (Michele Ricci)
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L'ACQUA PER LA RIPRODUZIONE
Molto spesso gli insuccessi che si hanno nella schiusa delle uova sono dovuti a inadeguate condizione chimico-fisico-biologiche dell'acqua. Il problema maggiore lo si riscontra quando si è costretti ad allontanare le uova dai genitori, perchè magari le mangiano o perchè la presenza di altri pesci non permette ai genitori di praticare le dovute cure parentali, oppure quando si trasferisce la coppia in un'altra vasca e qui le uova non si schiudono. L'insuccesso, a differenza di quanto si crede, non è dovuto maggiormente a valori come pH o GH sbagliati, ma ad una condizione biologica inadatta, o quanto meno non ancora maturata. Prima di andare avanti col discorso vi riporto il range di valori chimici in cui la schiusa avviene senza alcun problema: pH 4,5 - 6,5 , Gh 1 - 9 , Kh 1 - 6 , azoto possibilmente zero, uS 100 - 600, T 27-29 °C. Come si vede i valori non hanno un range molto stretto come spesso si pensa, e quindi è inutile correre dietro al ph o al Kh per dare la colpa della mancata schiusa, la cosa importante da saper valutare è la maturazione biologica dell'acqua. Se avete una vasca da riproduzione nuova, di sicuro le prime schiuse non avranno successo o al massimo si riscontrerà una schiusa del 30-40%, col passare del tempo questa percentuale aumenterà sempre più, perchè l'acqua maturando creerà le condizioni ideali ad una corretta schiusa. Ne consegue che cambi d'acqua in questo periodo di maturazione non sono necessari. Partendo da una vasca nuova sono necessari almeno due mesi per avere un'acqua matura che possa dare dei buoni risultati. Un aiuto nella schiusa e nella maturazione dell'acqua si può avere aggiungendo della torba nel filtro, che con il rilascio delle varie sostanze in essa contenuti migliorerà i risultati.
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